Commissione Tecnica (TEC)

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Il nuovo Piano d'azione per l'economia circolare pubblicato l'11 marzo 2020, si basa sul precedente piano d'azione pubblicato nel 2016. Le misure previste per il settore delle costruzioni sono riassunte come segue:

  • Strategia per un ambiente edificato sostenibile entro il 2021
  • Requisiti relativi al contenuto riciclato nella versione modificata del Regolamento sui prodotti da costruzione
  • Promozione dei principi dell'economia circolare per la progettazione di edifici e del registro digitale (digital logbook)
  • Quadro(i) per la valutazione volontaria delle prestazioni ambientali degli edifici per "integrare la valutazione dell’intero ciclo di vita negli appalti pubblici"
  • Revisione degli obiettivi di recupero dei materiali
  • Ripristino delle aree industriali dismesse e gestione delle terre da scavo
  • Nessuna informazione specifica sull’iniziativa Renovation Wave

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La FIEC è impegnata nella promozione dell'economia circolare, il cui raggiungimento può essere accelerato dagli sforzi compiuti nel nostro settore. Sebbene le misure sopra elencate siano delineate nel nuovo piano - e nonostante il sostegno, comprese una serie di iniziative volontarie sviluppate dalla Commissione europea con le parti interessate del settore - rimangono molti ostacoli, come la mancanza di adeguati impianti di riciclaggio situati in prossimità dei cantieri. Inoltre, non si è ancora delineato chiaramente l’avanzamento di una proposta di strategia per l’edilizia.

 

Attività e timeline
11/12/2019
Pubblicazione dello European Green Deal
11/03/2020
Pubblicazione del Piano d'azione per l'economia circolare
01/07/2020
Pubblicazione del Position Paper della FIEC sul Piano d'azione dell'economia circolare
4° trimestre 2021
Possibile proposta legislativa per la revisione della Direttiva quadro sui rifiuti

 

Il Regolamento sui Prodotti da costruzione (Construction Products Regulation, CRP) 305/2011 disciplina l'immissione dei prodotti da costruzione sul mercato dell’Unione europea. Tra i vari aspetti da considerare, il marchio CE viene applicato ai prodotti nell'ambito di norme armonizzate e ogni prodotto dovrà essere accompagnato da una Dichiarazione di prestazione (Declaration of Performance).

Una revisione del CPR era già prevista dalla Commissione europea: un’intenzione reiterata nell'ambito del European Green Deal nel 2019 e, con qualche dettaglio in più, nel nuovo Piano d’azione per l’economia circolare (Circular Economy Action Plan – si veda scheda informativa separata).

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Il marchio CE, nell'ambito del CPR, è ampiamente frainteso e i contraenti hanno bisogno di maggiori informazioni rispetto a quelle fornite nella Dichiarazione di prestazione d’accompagnamento. Nel corso degli anni, la FIEC ha svolto azioni di comunicazione verso le istituzioni e gli stakeholder per tutelare meglio i contraenti dall'incertezza giuridica esistente. É in questo contesto che si è discusso di una possibile revisione del CPR. La forma che il Regolamento potrebbe assumere è stata oggetto di numerose riunioni e gli aspetti analizzati sono stati oggetto di diversi studi. La proposta della Commissione europea di opzioni indicative per il futuro del CPR, pubblicata all'inizio del 2020, non risponde alle esigenze dei contraenti. La FIEC ha quindi intensificato la sua comunicazione con la Commissione europea, il Parlamento europeo e altri rappresentanti delle parti interessate. Questo lavoro di scambio e valutazione è durato per tutto il 2021, anno previsto per la pubblicazione della proposta di revisione del CPR.

Attività e timeline
Aprile 2020
proposta della Commissione, opzioni indicative per il futuro del CPR
Aprile 2020
proposta tecnica congiunta per soluzioni provvisorie da parte di FIEC, Confederazione europea dei costruttori, Small Business Standards e Construction Products Europe
20/05/2020
incontro con l’eurodeputato Christian Doleschal, relatore del Parlamento europeo per il CPR, con Small Business Standards, European Builders Confederation e con Construction Products Europe
31/08/2020
risposta FIEC presentata, alla consultazione sulle opzioni per il futuro del CPR
07/09/2020
documento di discussione congiunto sul CPR: FIEC, Small Business Standards, Confederazione europea dei costruttori, Construction Products Europe
07/09/2020
Conferenza della Commissione europea sul CPR per le parti interessate tecniche
09/09/2020
Relazione di iniziativa propria 2020/2028(INI) del relatore parlamentare Christian Doleschal
Ottobre 2020
Emendamento proposto dalla FIEC incluso negli emendamenti di cui sopra
12/11/2020
Reazione della FIEC agli emendamenti di cui sopra presentata al relatore Christian Doleschal
17/02/2021
Riunione con l’eurodeputato Christian Doleschal (FIEC, SBS, EBC, CPE). 2021 - Riunione con l'unità Edilizia e Costruzioni della DG GROW, Commissione europea (FIEC, SBS, EBC, CPE)
2021
Riunione con l'unità Edilizia e Costruzioni della DG GROW, Commissione europea (FIEC, SBS, EBC, CPE)
Maggio 2021
Opzione alternativa F presentata ai membri FIEC e al Comitato direttivo
Luglio 2021
Opzione alternativa presentata nei dettagli all'Unità Edilizia e Costruzioni della DG GROW, Commissione europea
Autunno 2021
attesa proposta legislativa per la revisione del CPR

 

La decarbonizzazione del settore delle costruzioni è uno degli elementi del nuovo programma della Commissione europea per il mandato iniziato nel dicembre 2019. Tra le priorità elencate dal presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, c'era una Renovation Wave volta a migliorare il tasso di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente in tutta l'Unione europea. La Renovation Wave è considerata vitale per raggiungere l'obiettivo climatico aggiornato del 55% di riduzione delle emissioni entro il 2030. Questo nuovo target climatico ha aggiornato le ambizioni dell'Accordo sul clima di Parigi del 2015, che ha stabilito gli obiettivi 20/20/20, ovvero la riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica, l'aumento della quota di mercato delle energie rinnovabili al 20% e l'aumento del 20% dell'efficienza energetica - il tutto entro il 2030. Lo scopo di tale politica era quello di limitare l'aumento della temperatura globale a meno di 2 gradi celsius. Tuttavia, le discussioni dell'Ue sull'emergenza climatica hanno portato a misure rafforzate. Vedi anche la scheda informativa separata sul pacchetto Fit for 55.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Storicamente, la decarbonizzazione degli edifici è stata affrontata con misure di efficienza energetica che, riducendo il consumo di energia, riducono anche le emissioni. Il rinnovamento energetico rappresenta un'opportunità per gli appaltatori. Tuttavia, il costo del tipo di ristrutturazione - che fa davvero la differenza significativa per le bollette energetiche vale a dire la "ristrutturazione profonda" - è proibitivo per molti proprietari di edifici, in particolare di abitazioni per le famiglie. Inoltre, il costo dei materiali a basso contenuto di carbonio e l'attuale scarsità di alcuni materiali da costruzione aumenteranno ulteriormente il costo di una futura ristrutturazione. La posizione della FIEC sulla Renovation Wave copre sette temi principali della relativa comunicazione . La FIEC ha anche prodotto una posizione sulla revisione della Direttiva sul rendimento energetico negli edifici (vedi scheda informativa separata). Per quanto riguarda la Legge europea sul clima, la FIEC ritiene che questa sia più rivolta agli Stati membri e non richieda una posizione specifica da parte nostra.

Attività e timeline
14/10/2020
Pubblicato il pacchetto Renovation Wave.
Novembre 2020
FIEC aderisce alla campagna #BuildingLife Campaign, guidata dal World Green Buildings Council
02/02/2021
Pubblicata la posizione della FIEC sulla Renovation Wave published
16/02/21
Incontro con il Consigliere politico del gruppo S&D sulla posizione della FIEC
11/03/21
Incontro con il Gabinetto del Commissario Kadri Simson sulla posizione della FIEC

 

In stretta collaborazione con le parti interessate del settore, la Commissione europea ha preparato alcune Linee guida , intitolate Circular Economy Principles for Buildings Design (Principi di economia circolare per la progettazione di edifici). I lavori rientrano nell'ambito dell'iniziativa "Construction 2020", Gruppo tematico 3 "Uso sostenibile delle risorse naturali". Le Linee guida trattano il concetto secondo cui gli edifici vengono progettati tenendo già conto della fine del ciclo di vita. L'obiettivo è quello di massimizzare le opportunità di riutilizzo e riciclaggio dei materiali provenienti da edifici smantellati, scegliendo anzitutto materiali non-tossici e, per quanto possibile, riutilizzabili e poi impiegandoli in modo da facilitarne lo smontaggio, evitando ad esempio l'uso di colle, ecc.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La FIEC sostiene l'economia circolare nell'edilizia. Uno degli ostacoli al riciclaggio e al riutilizzo è dato dal fatto che i materiali sono spesso tossici, o non soddisfano gli attuali standard di sicurezza, in quanto quelli esistenti al momento della costruzione risultano superati. Un altro ostacolo è che i materiali sono stati impiegati in modo da rendere impossibile il loro recupero durante la fase di smontaggio o demolizione. I Principi di Economia Circolare per la Progettazione di Edifici aiutano a spiegare come gli edifici possono essere progettati e costruiti meglio per ottimizzare le opportunità di riciclaggio e riutilizzo. Il documento considera anche come il potenziale per un eventuale cambiamento di destinazione d'uso di un edificio possa essere considerato in fase di progettazione. Da tempo, la FIEC sostiene questo impegno da parte Ue ed è stata coinvolta nel gruppo ristretto di parti interessate dedicato allo sviluppo dei principi in questione.

Attività e timeline
Marzo 2020
Pubblicati i Principi di Progettazione per la Decostruzione.
11/03/2020
Pubblicato il Piano d'azione per l'economia circolare
14/10/2020
Pubblicata la Renovation Wave, che fa riferimento al design circolare e sostenibile

 

Il Consiglio europeo per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nel settore delle costruzioni (ECCREDI) è stato istituito a Bruxelles il 19 dicembre 1995 con la firma di un Memorandum d'intesa da parte dei rappresentanti delle federazioni europee che si occupano di costruzioni, nel senso più ampio del termine. L'obiettivo di ECCREDI è quello di contribuire alla competitività, alla qualità, alla sicurezza e alle prestazioni ambientali del settore delle costruzioni e alla sostenibilità complessiva dell'ambiente edificato - tutte le infrastrutture urbane e di trasporto - sostenendo la ricerca, lo sviluppo tecnologico e di processo e l'innovazione. ECCREDI crea valore aggiunto in quanto si tratta di un Consiglio europeo che collega i propri membri e stabilisce aree di interesse comune, nelle quali le azioni congiunte sono più efficaci che non gli approcci isolati dei singoli membri.

Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema

La FIEC è membro di ECCREDI e attualmente ne detiene la presidenza. La FIEC è in grado di ottenere maggiori risultati unendo le forze con gli altri membri di ECCREDI, piuttosto che agendo isolatamente. La priorità attuale è garantire che Horizon Europe (il programma quadro dell’Ue per la ricerca) contenga adeguate opportunità per i contraenti e che la parte del programma incentrata sull'edilizia sia ben coordinata dal partenariato Built4People (B4P)

Attività e timeline
Novembre 2020
Incontro con la Commissione europea sulla governance di Built4People
Maggio 2021
Firma del Memorandum d'intesa per Built4People
Autunno 2021
Creazione e avvio del Consiglio di partenariato di Built4People

 

La Piattaforma tecnologica europea per l’ambiente edificato e le costruzioni energeticamente efficienti (ECTP) è un'organizzazione leader nel promuovere e influenzare il futuro dell'ambiente edificato. Fondato inizialmente nel 2004, l'ECTP riunisce tramite i suoi membri la visione collettiva di un ambiente edificato europeo all'avanguardia . L'ECTP conta circa 150 organizzazioni associate provenienti da tutto il settore delle costruzioni e da altri settori di tutta la filiera del comparto edile e delle costruzioni.

L’eterogeneità dei suoi membri in 26 Paesi (grandi imprese, PMI, università, organismi di ricerca e associazioni professionali) consente alla piattaforma di adottare un approccio integrato per affrontare tutte le problematiche prioritarie. Mette in contatto le persone e le organizzazioni di tutta la filiera, aiutandole a lavorare collettivamente per migliorare la posizione su molte questioni sociali e industriali, tra cui l'energia, i cambiamenti climatici, l'efficienza e le infrastrutture.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La FIEC è membro dell'ECTP e ha anche un rappresentante nel Comitato direttivo. Ciò consente alla nostra federazione di garantire che programmi di ricerca specifici siano appropriati per il settore delle costruzioni. È anche un modo per trovare potenziali partner di progetto, o per essere invitati a partecipare da altre organizzazioni, a ricerche pertinenti e ad altri progetti dell'Unione europea. ECTP è uno dei co-firmatari del partenariato Built4People (B4P), lanciato nell'ambito del nuovo programma Horizon Europe nel 2021. Si prevede che FIEC sia rappresentata nel Consiglio di partenariato per B4P.

Attività e timeline
13/11/2019
Elezione del rappresentante FIEC nel Comitato direttivo dell'ECTP
12/12/2019
ECTP ha coordinato la stesura della proposta di partenariato per Horizon Europe (Built4People), che è stata presentata in un incontro delle parti interessate ospitato dalla Commissione europea
2020
L’ECTP ha coordinato lo sviluppo dell'Agenda strategica per la ricerca e l'innovazione, con il World Green Buildings Council. Ha fornito pertanto il proprio contributo a questo documento redatto dall'ECCREDI
2021
L’ECTP ed il World Green Buildings Council hanno firmato un Memorandum d'intesa con la Commissione europea, DG Energia, nella nuova partnership Built4People

 

Direttiva dell’Unione europea 2018/844 del 30 maggio 2018 che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. La direttiva EPBD è il principale strumento legislativo dell'UE che promuove il miglioramento del rendimento energetico degli edifici all'interno dell'Ue. Attualmente è in fase di revisione. La relativa proposta legislativa è stata calendarizzata per dicembre 2021.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e per il 36% delle emissioni di CO2 nell'Ue. Attualmente, circa il 35% degli edifici nell'Ue ha più di 50 anni e quasi il 75% del patrimonio edilizio è energeticamente inefficiente, mentre solo lo 0,4-1,2% del patrimonio edilizio viene rinnovato ogni anno. Pertanto, un incremento delle ristrutturazioni degli edifici esistenti ha il potenziale per realizzare significativi risparmi energetici. Gli investimenti nell'efficienza energetica possono stimolare il settore delle costruzioni. Le PMI trarrebbero particolare vantaggio da un boom del mercato delle ristrutturazioni, in quanto contribuiscono ad oltre il 70% del valore aggiunto nel settore edilizio dell'Ue. La Direttiva EPBD è in fase di revisione, secondo il nuovo piano d'azione per l'economia circolare e l'ondata di rinnovamento (vedi scheda informativa separata). La FIEC ha risposto alla consultazione della Commissione europea all'inizio del 2021 e ha pubblicato la sua posizione nel luglio 2021.

Attività e timeline
30/05/2018
Direttiva (UE) che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica
15/07/2021
Posizione della FIEC sulla revisione della EPBD
14/12/2021
Relativa proposta legislativa

 

Nel luglio 2021, la Commissione europea ha pubblicato il pacchetto Fit for 55. Il pacchetto è una risposta alle richieste di intraprendere un’azione piú decisiva, sia a livello europeo che globale, per garantire il raggiungimento dell'obiettivo climatico e rilaciato per una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. Queste nuove ambizioni climatiche hanno aggiornato gli obiettivi dell'Accordo sul clima di Parigi del 2015, che ha stabilito i target 20/20/20, vale a dire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 20%, l'aumento della quota di mercato delle energie rinnovabili al 20% e un aumento del 20% dell'efficienza energetica – il tutto da realizzarsi entro il 2030. Tra le altre cose, il pacchetto contiene proposte legislative che principalmente aggiornano - e in alcuni casi estendono - le misure esistenti, come il sistema di scambio delle emissioni. Tuttavia, nessuna delle proposte sembra interessare direttamente e specificamente i processi del settore delle costruzioni.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

Il pacchetto Fit for 55 potrebbe creare opportunità per le imprese edili. Potrebbe anche avere un impatto, attraverso il Carbon Border Adjustment Mechanism, teso a rafforzare il mercato interno dei materiali da costruzione. Tuttavia, ci si aspetta che i prezzi dei materiali aumentino e questo farà inevitabilmente aumentare i prezzi dell’edilizia e della ristrutturazione, ricadendo sui clienti. Pertanto, consideriamo importante monitorare i risultati e continuare a comunicare proattivamente, se e quando si ritiene opportuno, per presentare alla Commissione europea il potenziale scenario e le conseguenze ‘indesiderate’ o impreviste del pacchetto.

Attività e timeline
14/07/2021
Pubblicato il pacchetto Fit for 55 published
Ottobre 2021
Articolo della FIEC pubblicato da Construction Europe

 

I finanziamenti per la ricerca dell'Unione europea sono assegnati attraverso un programma settennale, già noto come "programma quadro". L'ultimo programma con questa denominazione è stato il “Settimo Programma Quadro - FP7", mentre quello successivo, è stato rinominato Horizon 2020, essendosi appunto concluso nel 2020. Horizon Europe è l'ultimo ed attuale programma di finanziamento: i primi inviti (o bandi) a presentare progetti (calls for proposals) sono già stati pubblicati e si sono anche già chiusi. Questo programma di supporto alla ricerca europea ha l'obiettivo generale di garantire la competitività globale dell'Unione, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di nuovi posti di lavoro. La ricerca è considerata un investimento importante per il futuro delle nostre generazioni ed è al centro del progetto comunitario che mira ad una crescita e ad un'occupazione ‘intelligenti’ (smart), sostenibili ed inclusive. Pone al centro l'eccellenza scientifica, la leadership industriale e la necessità di affrontare le sfide piú attuali per la società. L'obiettivo è quello di garantire che l'Europa produca una competenza scientifica a livello mondiale, elimini le barriere all'innovazione e faciliti la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato nel creare innovazione. Il bilancio di Horizon Europe è di 95,5 miliardi di euro.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

I finanziamenti di Horizon Europe saranno assegnati in base a una serie di partenariati, tra la Commissione e le parti interessate. Il partenariato più rilevante proposto il l’edilizia e per la FIEC, i suoi membri e le aziende del settore, è Built4People, che offre un budget di 400.000 euro. Oltre al lavoro svolto sulla Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) della Commissione europea, FIEC è stata un attore chiave nello sviluppo della proposta di partenariato. Con il Memorandum d'intesa firmato tra la Commissione europea, la European Construction Technology Platform (ECTP) ed il World Green Building Council (WGBC) , si è concretizzato il lancio del Consiglio di partenariato nell'ottobre 2021. La FIEC èrappresentata in questo Consiglio.

Attività e timeline
Ottobre 2021
Lancio del Consiglio di partenariato per Buit4People