Migliore funzionamento del mercato del lavoro europeo delle costruzioni ("FELM") - progetto di dialogo sociale

Nell'ambito del loro impegno pluriennale, le parti sociali europee del settore edile hanno enfatizzato le sfide legate all'aumento del numero di imprese e lavoratori provenienti da Paesi terzi nel mercato del lavoro europeo delle costruzioni.

In particolare, osserviamo una mancanza di parità di condizioni tra le imprese dell'Unione europea e quelle extra-Ue, per lo piú nelle imprese statali. Per quanto riguarda i cittadini dei Paesi terzi, osserviamo problematiche in termini di parità di trattamento, applicazione del diritto del lavoro, protezione sociale e diritti sociali.

Il progetto ha un duplice approccio. Da un lato, si concentrerà sulle sfide delle imprese, dall'altro sulle sfide dei lavoratori.

L'obiettivo finale, basato su ricerche a tavolino, studi di casi e workshop, è quello di formulare possibili raccomandazioni comuni su come migliorare il funzionamento del mercato europeo delle costruzioni.

Perché la FIEC si occupa di questo tema

La FIEC si occupa, da molti anni, della questione delle imprese di costruzione dei Paesi terzi sul mercato dell'Ue, in seguito alla crescente presenza di tali imprese e, in particolare, delle imprese statali negli appalti pubblici europei. Il problema principale che si osserva è la mancanza di parità di condizioni con le imprese dell'Ue, poiché questi nuovi arrivati impongono una politica dei prezzi particolarmente aggressiva, considerata atipicamente bassa rispetto agli standard dell'Ue.A questo proposito, l'obiettivo della FIEC è quello di sensibilizzare le istituzioni europee e fare in modo che tutte le aziende, indipendentemente dalla loro origine e dal loro regime, giochino secondo le stesse regole dell'Ue.

Quanto ai cittadini di Paesi terzi nell'edilizia, la FIEC riconosce che la loro situazione dovrebbe essere valutata e inquadrata, al fine di evitare il dumping sociale e un ingiusto level playing field per le aziende.