BIM-SPEED è un progetto di ricerca finanziato da Horizon 2020. È coordinato dall'Università Tecnica di Berlino. La FIEC è uno dei partner. Lo scopo del progetto è quello di stimolare l'uso del BIM (Building Information Modelling- Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione) nella ristrutturazione energetica degli edifici residenziali.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC ritiene che il BIM - già importante strumento nella costruzione di nuovi edifici e infrastrutture - potrebbe avere un impatto significativo sulla velocità e l'efficacia nella ristrutturazione energetica. Tuttavia, essendo più difficile introdurre il BIM nei lavori sugli edifici esistenti, a causa della necessità di impostare il modello su un edificio già costruito, occorre sviluppare nuovi strumenti. Dato il nostro impegno ad accelerare la velocità del rinnovamento energetico degli edifici nell'UE, questo progetto mostrerà come il BIM può essere integrato in questo importante compito, offrendo in particolare alle PMI, modi per iniziare ad utilizzarlo.
Twitter @BIM_SPEED_EU
Website www.bim-speed.eu
01/11/2018 – Data di inizio di BIM-SPEED
29/11/2018 – Riunione di avvio del progetto BIM-SPEED
06/05/2019 – Assemblea dei soci BIM-SPEED
28/11/2019 – Assemblea dei soci BIM-SPEED
12/03/2020 – Progetto di linee guida per le regole del concorso BIM-SPEED
Il nuovo piano d'azione per l'economia circolare, pubblicato l'11 marzo 2020, si basa sul precedente piano d'azione pubblicato nel 2016. Le misure previste per il settore delle costruzioni:
- Strategia per un ambiente edificato sostenibile entro il 2021
- Requisiti relativi al contenuto riciclato nella versione modificata del regolamento sui prodotti da costruzione
- Promozione dei principi dell'economia circolare per la progettazione di edifici e del registro digitale (digital logbook)
- Quadro(i) per la valutazione volontaria delle prestazioni ambientali degli edifici per "integrare la valutazione dell’intero ciclo di vita negli appalti pubblici"
- Revisione degli obiettivi di recupero dei materiali
- Ripristino delle aree industriali dismesse e gestione delle terre da scavo
- Nessuna informazione specifica sull’iniziativa “Renovation wave”
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC è impegnata a favore dell'economia circolare, il cui raggiungimento può essere accelerato dagli sforzi compiuti nel nostro settore. Sebbene le misure sopraelencate siano delineate nel nuovo piano, dobbiamo monitorare l’andamento di questo documento nel passaggio attraverso le istituzioni UE ed in particolare presentare osservazioni sugli obiettivi specifici proposti per il settore delle costruzioni. Nonostante il sostegno, comprese una serie di iniziative volontarie sviluppate dalla Commissione europea con le parti interessate del settore, rimangono molti ostacoli, come la mancanza di adeguati impianti di riciclaggio situati in prossimità dei cantieri.
https://ec.europa.eu/environment/circular-economy/
11/12/2019 – Pubblicazione dello European Green Deal
11/03/2020 – Pubblicazione del Piano d'azione per l'economia circolare
12/03/2020 – Sintesi della FIEC dei principali temi messa a disposizione dei soci
Il Regolamento sui prodotti da costruzione (Construction Products Regulation, CRP) 305/2011 disciplina l'immissione sul mercato UE dei prodotti da costruzione. Tra le altre cose, il marchio CE viene applicato ai prodotti nell'ambito di norme armonizzate e ogni prodotto dovrà essere accompagnato da una dichiarazione di prestazione (Declaration of Performance).
Una revisione della CPR era già stat prevista dalla Commissione Europea e questa intenzione è stata ripetuta nel Green Deal europeo recentemente pubblicato, con qualche dettaglio in più nel nuovo Piano d'azione per l'economia circolare (vedi scheda informativa separata).
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
Il marchio CE nell'ambito del CPR è ampiamente frainteso e i contraenti hanno bisogno di maggiori informazioni rispetto a quelle fornite nella dichiarazione di prestazione d’accompagnamento. Nel corso degli anni, la FIEC ha svolto azioni di lobby per tutelare meglio i contraenti dall'incertezza giuridica esistente e si è discusso di una possibile revisione del CPR. La forma che il regolamento potrebbe assumere è stata oggetto di numerose riunioni e sono stati intrapresi diversi studi. Un altro è stato annunciato per il 2020. Le ultime informazioni indicano che i tempi di revisione sono troppo lunghi per risolvere i problemi che gli appaltatori stanno vivendo con la CPR esistente e quindi FIEC sta lavorando con altre federazioni pertinenti su una proposta di soluzioni tecniche provvisorie.
28/06/2019 – Dichiarazione congiunta FIEC-EBC-SBS-CPE sulla Standardizzazione
Ottobre 2019 – Indagine tra gli Stati membri e i membri della piattaforma tecnica di revisione del CPR
In corso – Riunioni biennali del Comitato permanente per le Costruzioni
Dicembre 2019 – Commissione "non-paper" - contenente proposte non ufficiali per il futuro
Aprile 2020 – proposta tecnica congiunta di soluzioni provvisorie da parte di FIEC, Confederazione Europea dei Costruttori, Standars per le Piccole Imprese e Prodotti da Costruzione Europa.
La decarbonizzazione del settore delle costruzioni è uno degli elementi del nuovo programma della Commissione europea, per il mandato iniziato nel dicembre 2019. Delle priorità elencate dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, non tutte si sono in seguito concretizzate come proposte politiche con un impatto sul settore delle costruzioni. Ciononostante, la decarbonizzazione degli edifici è stata considerata importante nell'ultimo mandato dell'UE ed è ora al centro dell'attenzione, in quanto c'è il rischio reale che gli obiettivi dell'Accordo sul clima di Parigi del 2015 non vengano raggiunti. L'accordo stabilisce gli obiettivi 20/20/20, ovvero la riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica, l'aumento della quota di mercato delle energie rinnovabili al 20% e l'aumento del 20% dell'efficienza energetica - il tutto entro il 2030. Lo scopo di questi obiettivi è quello di contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
Il campo di applicazione dell'ETS sarà riesaminato e alcune fasi del ciclo di vita potrebbero essere oggetto di interventi mirati. Storicamente, la decarbonizzazione degli edifici è stata affrontata con misure di efficienza energetica che, riducendo il consumo di energia, riducono anche le emissioni. L'iniziativa Renovation Wave, di cui si attendono a breve maggiori dettagli, coprirà questo aspetto. Nel frattempo, la FIEC ritiene che la legge sul clima recentemente pubblicata si rivolga principalmente agli Stati membri e non richieda una posizione specifica da parte nostra.
Luglio 2019 – " Un’Unione più ambiziosa”: priorità del programma politico della prossima Commisione europea 2019-2024”
29/11/2019 – Conferenza FIEC sulla proposta di un Green Deal europeo
04/03/2020 – Proposta per una Legge europea sul clima COM(2020) 80 finale
La Commissione Europea ha preparato alcune linee guida, in stretta collaborazione con le parti interessate del settore, intitolate Circular Economy Principles for Buildings Design (Principi di economia circolare per la progettazione di edifici). I lavori rientrano nell'ambito dell'iniziativa "Construction 2020", Gruppo tematico 3 "Uso sostenibile delle risorse naturali". Le linee guida trattano il concetto secondo il quale gli edifici sono progettati con la fine del ciclo di vita già in mente. L'obiettivo è quello di massimizzare le opportunità di riutilizzo e riciclaggio dei materiali provenienti da edifici smantellati, scegliendo anzitutto materiali non-tossici e, per quanto possibile, riutilizzabili e poi impiegandoli in modo da facilitarne lo smontaggio, evitando ad esempio l'uso di colle, ecc.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC sostiene l'economia circolare nell'edilizia. Uno degli ostacoli al riciclaggio e al riutilizzo è che i materiali sono spesso tossici, o non soddisfano gli attuali standard di sicurezza, in quanto quelli esistenti al momento della costruzione risultano superati. Un altro ostacolo è che i materiali sono stati impiegati in modo da rendere impossibile il loro recupero durante la fase di smontaggio o demolizione. I Principi di Economia Circolare per la Progettazione di Edifici aiutano a spiegare come gli edifici possono essere progettati e costruiti meglio per ottenere le massime opportunità di riciclaggio e riutilizzo. Il documento considera anche come il potenziale per un eventuale cambiamento di destinazione d'uso di un edificio può essere considerato in fase di progettazione. FIEC sostiene da tempo questo lavoro ed è stata coinvolta nel piccolo gruppo di parti interessate dedicato allo sviluppo dei principi.
Marzo 2020 – Pubblicati i Principi di Progettazione per la Decostruzione.
DigiPLACE è un progetto finanziato dall'UE con un budget di 1 milione di euro, iniziato il 1° settembre 2019. La sua durata è di 18 mesi. Al progetto hanno aderito 19 partner, 13 dei quali rappresentano direttamente il settore delle costruzioni. Sono coinvolti anche tre Stati membri. L'obiettivo è quello di creare una architettura di riferimento e una roadmap per la creazione di una piattaforma industriale digitale per il settore delle costruzioni in Europa. Tale piattaforma consisterà in un sistema operativo che integrerà diverse tecnologie e varie applicazioni e servizi rilevanti utilizzati nella modellazione delle informazioni edili (BIM) e in altri processi digitali sempre più utilizzati nel settore delle costruzioni. Lo scopo a lungo termine è quello di facilitare la digitalizzazione nel settore delle costruzioni nell'UE, individuando e affrontando gli ostacoli, tra cui la mancanza di compatibilità delle applicazioni e la mancanza di un accesso aperto ai dati e di interoperabilità dei sistemi. Se il progetto avrà successo, potrebbe essere seguito da un secondo progetto molto più ampio, che creerebbe, tra le altre cose, effettivamente la piattaforma.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC è stata tra le prime organizzazioni che hanno richiesto un sostegno al settore delle costruzioni, dopo che l'iniziativa Digitalizzare l’Industria Europea aveva sostenuto altri settori, con notevoli finanziamenti per facilitare la trasformazione digitale di questi settori. Gli appaltatori sono al centro della catena del valore dell'edilizia e questa piattaforma deve soddisfare le esigenze delle imprese di costruzione. Per questo motivo la FIEC ha aderito al progetto come partner. Il suo compito specifico è quello di coordinare il Comitato Consultivo. Grazie al coinvolgimento del Comitato Consultivo e di una rete più ampia di oltre 1000 parti interessate, il progetto definirà un quadro per l’architettura di riferimento (Reference Architecture Framework) della piattaforma. Si tratta, in breve, di individuare strutture consigliate e modalità di integrazione di prodotti e servizi IT per realizzare una soluzione globale per il settore delle costruzioni, a livello europeo. L’architettura di riferimento includerà le migliori pratiche raccolte dalle parti interessate, al fine di progettare il metodo ottimale per realizzare queste tecnologie specifiche.
Novembre 2018 – Presentazione della proposta DigiPLACE
Marzo 2019 – Notifica di “accoglimento della proposta” della Commissione ai partner
01/09/2019 – Avvio del progetto (https://digiplaceproject.eu/)
21/11/2019 – Prima riunione del Comitato Consultivo e conferenza di lancio a Bologna.
27/02/2020 – 2nda riunione del Comitato Consultivo(a distanza causa lockdown di Milano)
Marzo 2020 – Appello agli esperti per aderire alla comunità delle parti interessate
Il Consiglio europeo per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nel settore delle costruzioni (ECCREDI) è stato istituito a Bruxelles il 19 dicembre 1995 con la firma di un memorandum d'intesa da parte dei rappresentanti delle federazioni europee che si occupano di costruzioni, nel senso più ampio del termine. L'obiettivo di ECCREDI è quello di contribuire alla competitività, alla qualità, alla sicurezza e alle prestazioni ambientali del settore delle costruzioni e alla sostenibilità complessiva dell'ambiente edificato - tutte le infrastrutture urbane e di trasporto - sostenendo la ricerca, lo sviluppo tecnologico e di processo e l'innovazione. ECCREDI crea valore aggiunto in quanto si tratta di un Consiglio europeo che collega i propri membri e stabilisce aree di interesse comune, nelle quali le azioni congiunte sono più efficaci che non gli approcci isolati dei singoli membri.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC è membro di ECCREDI e attualmente ne detiene la presidenza. La FIEC è in grado di ottenere di più unendo le sue forze con gli altri membri di ECCREDI, piuttosto che agendo da sola. La priorità attuale è garantire che Orizzonte Europa (il prossimo programma quadro per la ricerca) contenga adeguate opportunità per i contraenti. In particolare, la FIEC ha co-firmato una comunicazione che chiede una “partnership europea co-programmata per l'ambiente edificato e il settore delle costruzioni”.
A seguito della presentazione di 44 proposte di partenariato, tra cui una per un "Ambiente edificato sostenibile incentrato sulle persone" (BUILD4EUROPE), ECCREDI sta ora lavorando con la Piattaforma Tecnologica Europea delle Costruzioni (ECTP) e altre parti interessate, per preparare una proposta per la governance di questo partenariato. La prima bozza è stata completata nel dicembre 2019 ed è in corso di preparazione una revisione sulla base del feedback della Commissione Europea.
Scopri di piui su https://www.eccredi.org/
11/04/2019 – Comunicazione di ECCREDI su Orizzonte Europa
14/10/2019 – riunione delle parti interessate con la Commissione Europea
12/12/2019 – riunione delle parti interessate e accordo sulla proposta di governance del partenariato BUILD4EUROPE
Marzo 2020 – Revisione della proposta di partenariato (ribattezzata Built4People)
12-13 maggio 2020 – Workshop ECCREDI e riunione del Consiglio
Luglio 2020 – Accordo finale tra gli Stati membri sulla scelta dei partenariati di successo
La Piattaforma tecnologica europea per l’ambiente edificato e le costruzioni energeticamente efficienti (ECTP) è un'organizzazione leader nel promuovere e influenzare il futuro dell'ambiente edificato. Fondato inizialmente nel 2004, l'ECTP riunisce tramite i suoi membri la visione collettiva di un ambiente edificato europeo all'avanguardia. L'ECTP conta circa 150 organizzazioni associate provenienti da tutto il settore delle costruzioni e da altri settori di tutta la filiera intorno all’ambiente edificato.
L’eterogeneità dei suoi membri in 26 paesi (grandi imprese, PMI, università, organismi di ricerca e associazioni professionali) gli consente di adottare un approccio integrato per affrontare tutte le principali problematiche. Esso mette in contatto le persone e le organizzazioni di tutta la filiera, aiutandole a lavorare collettivamente per migliorare la posizione su molte questioni sociali e industriali, tra cui l'energia, i cambiamenti climatici, l'efficienza e le infrastrutture.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC è membro dell'ECTP e ha anche un rappresentante nel comitato direttivo. Ciò consente alla nostra federazione di garantire che programmi di ricerca specifici siano appropriati per il settore delle costruzioni. È anche un modo per trovare potenziali partner di progetto, o per essere invitati a partecipare da altre organizzazioni, a ricerche pertinenti e ad altri progetti dell'UE.
13/11/2019 – Elezione del rappresentante FIEC nel comitato direttivo dell'ECTP
12/12/2019 – ECTP ha coordinato la stesura della proposta di partenariato per Orizzonte Europa (Built4People), che è stata presentata in un incontro delle parti interessate ospitato dalla Commissione Europea
Direttiva (UE) 2018/844 del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. La direttiva EPBD è il principale strumento legislativo dell'UE che promuove il miglioramento del rendimento energetico degli edifici all'interno dell'UE.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nell'UE. Attualmente, circa il 35% degli edifici nell'UE ha più di 50 anni e quasi il 75% del patrimonio edilizio è energeticamente inefficiente, mentre solo lo 0,4-1,2% del patrimonio edilizio viene rinnovato ogni anno. Pertanto, un incremento delle ristrutturazioni degli edifici esistenti ha il potenziale per realizzare significativi risparmi energetici. Gli investimenti nell'efficienza energetica possono stimolare il settore delle costruzioni. Le PMI trarrebbero particolare vantaggio da un boom del mercato delle ristrutturazioni, in quanto contribuiscono a oltre il 70% del valore aggiunto nel settore edilizio dell'UE. Una volta adottata la direttiva modificata nel 2018, l'obiettivo principale della FIEC è stato quello di seguire lo sviluppo dell'indicatore di prontezza intelligente (Smart Readiness Indicator - SRI) e fare adeguate azioni di lobby. La FIEC ha partecipato ai recenti incontri con le parti interesate e ha partecipato a un gruppo di lavoro che ha esaminato la proposta di valore dell'ISR. Abbiamo anche partecipato allo studio di fattibilità per un passaporto per la ristrutturazione di un edificio. Ora, avendo appreso che la direttiva EPBD è destinata a essere rivista nuovamente, secondo il nuovo Piano d'azione per l'economia circolare (vedi scheda informativa separata) la nostra priorità sarà quella di seguire qualsiasi proposta e lavorare su una nuova posizione.
Scopri di piui su https://smartreadinessindicator.eu/ e https://ec.europa.eu/info/news/new-energy-performance-buildings-directive-comes-force-9-july-2018-2018-jun-19_en
30/05/2018 – Direttiva (UE) che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica
18/12/2018 – Avvio dello studio di fattibilità sul “passaporto” volontario per la ristrutturazione degli edifici
26/03/2019 – Gruppo delle parti interessate e workshop tematico sulla proposta di valore dello SRI
24/06/2019 – Riunione dele parti interessate sullo studio dei passaporti per la ristrutturazione degli edifici
09/10/2019 – Gruppo delle parti interessate e workshop d'attualità sull'ISR
28/11/2019 – Riunione delle parti interessate sullo studio dei passaporti per la ristrutturazione degli edifici
11/03/2020 – Riferimento ad un'ulteriore revisione della Direttiva EPBD, nel nuovo Piano d'azione per l'economia circolare
Il concetto di “passaporto dell’edificio” è stato discusso per diversi anni in varie sedi, tra cui il Gruppo Tematico 1 della Commissione Europea "Costruzioni 2020" sul tema "Stimolare gli investimenti per la ristrutturazione degli edifici, le infrastrutture e l'innovazione". L’ Alleanza Globale per l’edilizia e le costruzioni(Global ABC) è un'organizzazione istitituita durante la COP21 di Parigi. Nel 2018 le due iniziative hanno collaborato, al fine di iniziare a lavorare su proposte più specifiche per il “passaporto dell’edificio”. A tal fine è stata istituita una task force. Il passaporto sarebbe comunque volontario e fornirebbe un registro di tutte le attività svolte durante il ciclo di vita dell'edificio, ad esempio la manutenzione programmata degli impianti di riscaldamento, i lavori di ristrutturazione, i cambiamenti di proprietà, ecc. L’idea è stata paragonata con il libretto di manutenzione (log-book) di un'automobile. Tuttavia, il formato attuale è stato cambiato in "Frequently Asked Questions" (Domande frquenti); e la versione Construction 2020 è diventata un giornale di bordo digitale, per il quale è in corso uno studio.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
La FIEC è membro della Global ABC Task force per il passaporto dell’edificio. La federazione desidera contribuire ai lavori in corso, al fine di garantire che tale passaporto sia pratico, facile da usare, collegato al Building Information Modelling - Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione (BIM) e che aggiunga valore per tutte le parti dell'ecosistema edilizio, compresi, naturalmente, i contraenti.
Scopri di piui su https://globalabc.org/ and on Twitter at https://twitter.com/Join_GlobalABC
29/06/2018 – Riunione della Global ABC per discutere del concetto di “passaporto dell’edificio”
05/02/2019 – Riunione di avvio della Task Force per il passaporto dell’edificio
14/10/2019 – Discussione di un progetto di linee guida e invito a presentare modifiche
16/03/2020 – Formato modificato in FAQ e riunione della Task Force
I finanziamenti per la ricerca dell'Unione Europea sono assegnati attraverso un programma settennale, precedentemente noto come "programma quadro". L'ultimo programma con questa denominazione è stato il “programma quadro 7" mentre quello successivo, rinominato “Orizzonte 2020”, si concluderà nel 2020, con pochissimi bandi per progetti ancora da pubblicare. “Orizzonte Europa” sarà il nuovo programma, per il quale si prevede che i bandi per i progetti cominceranno ad essere pubblicati nel 2021. Questo programma di finanziamento della ricerca ha l'obiettivo generale di garantire la competitività globale dell'Europa, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro. La ricerca è considerata un investimento nel nostro futuro ed è al centro del progetto dell'UE per una crescita e un'occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive. Orizzonte pone al centro l'eccellenza scientifica, la leadership industriale e la necessità di affrontare le sfide per la società. L'obiettivo è quello di garantire che l'Europa produca una competenza scientifica di livello mondiale, elimini le barriere all'innovazione e faciliti la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato nel creare innovazione. Il budget proposto per Orizzonte Europa ammonta a 100 miliardi di euro. Tuttavia, è improbabile che esso venga stabilito in modo definitivo fino a quando il Regno Unito non avrà lasciato l'Unione Europea, poiché tale evento potrebbe incidere sull'importo stanziabile.
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
I finanziamenti di Orizzonte Europa saranno assegnati in base a una serie di partenariati, tra la Commissione e le parti interessate, che saranno sottoscritti nel 2020. Sono stati proposti 48 partenariati, ma non tutti saranno accettati. Il rilevante partenariato proposto per l'edilizia, importante per la FIEC, i suoi soci e le loro aziende, è quello con il titolo di lavoro "People centric sustainable built environment" (Ambiente edificato sostenibile e centrato sulle persone) o BUILT4PEOPLE. Oltre al lavoro svolto durante l'estate e all'inizio dell'autunno del 2019, per contribuire all'Agenda Strategica per la Ricerca e l'Innovazione della Commissione europea, la FIEC è un attore chiave nell’elaborazione di una proposta che spieghi la struttura del partenariato e delinei il contesto, gli obiettivi e gli impatti previsti del BUILT4PEOPLE, nonché i risultati attesi. Questo documento è fondamentale per il processo decisionale degli Stati membri, che selezioneranno i partenariati di successo in base alle loro proposte completate. Pertanto, il documento dovrà essere pertinente alle esigenze degli appaltatori in termini di programmi di ricerca concordati e dei successivi bandi di gara, che saranno rivolti alle università e ai partner industriali. Se la proposta non sarà accettata, non ci saranno finanziamenti per la ricerca nel settore delle costruzioni nell'ambito di Orizzonte Europa che siano direttamente collegati alle esigenze degli appaltatori e degli altri attori rilevanti della catena del valore.
14/10/2019 – Incontro delle parti interessate con la Commissione europea, per discutere del modello di proposta di partenariato e concordare le procedure e le scadenze
4/11/2019 – Prima bozza di documento per le osservazioni delle parti interessate
15/11/2019 – Seconda bozza di documento per le osservazioni delle parti interessate
Fine novembre 2019 – Scadenza per il documento ultimato
12/12/2019 – Riunione delle parti interessate con la Commissione europea per sottoscrivere la proposta di partenariato
Q1 2020 – Ulteriore consultazione, ad es. con i membri delle organizzazioni delle parti interessate partecipanti
Il Comitato europeo di normazione (CEN) è un'associazione che riunisce gli organismi nazionali di normazione di 34 paesi europei. Il CEN è uno dei tre organismi europei di normazione (insieme al CENELEC e all'ETSI) ufficialmente riconosciuti dall'Unione europea e dall'Associazione europea di libero scambio (EFTA) come responsabili dello sviluppo e della definizione di norme volontarie a livello europeo. Il CEN fornisce una piattaforma per lo sviluppo di norme europee e altri documenti tecnici relativi a vari tipi di prodotti, materiali, servizi e processi. Per il settore delle costruzioni, anche se le norme rimangono volontarie, in realtà diventano obbligatorie in base al Regolamento sui prodotti da costruzione (RDC 305/2011) (vedi altra scheda).
Perché la FIEC si occupa di questo argomento/tema
I contraenti sono fortemente interessati dalla normazione. Essi hanno bisogno di essere rappresentati nel processo di elaborazione delle norme ma spesso non possono dedicare sufficiente tempo a questa attività dispendiosa in termini di tempo e denaro, perché le riunioni si tengono in tutta Europa. Oltre a rappresentare i contraenti quando non possono farlo da soli, la FIEC e le federazioni a essa aderenti influiscono sulla normazione a livello UE e nazionale in vari modi. Questi includono il ruolo della FIEC in quanto Organismo partner del CEN con status di osservatore nel Tavolo tecnico del CEN e nei Comitati tecnici del CEN e gruppi di lavoro. La FIEC partecipa inoltre al CEN Gruppo centrale della rete del settore delle costruzioni. Le federazioni aderenti partecipano ai comitati specchio nazionali e anche facendo pressione sugli organismi nazionali di normazione nei rispettivi paesi.
https://www.standardsbuildtrust.eu/
Febbraio 2020 – Campagna di comunicazione del CEN "Standards Build Trust" (Gli standards costruiscono la fiducia), con il coinvolgimento della FIEC.